Il dolore è un’emozione fondamentale che tutti noi sperimentiamo, sebbene la nostra società tenda a evitarlo a tutti i costi. Questo approccio può sembrare utile nel breve termine, ma le conseguenze di non affrontare il dolore possono essere gravi.
In questo articolo, esploreremo perché è essenziale attraversare il dolore per superarlo e come possiamo farlo in modo sano e costruttivo.
L’Incomprensione del Dolore nella Società Contemporanea
Viviamo in una cultura che spesso considera il dolore come qualcosa di patologico, da nascondere o da ignorare. Anche dopo un lutto, ad esempio, molte persone si sentono costrette a tornare subito alla vita di tutti i giorni, evitando di confrontarsi con la propria sofferenza. Tuttavia, questo atteggiamento può addirittura prolungare e intensificare il dolore, rendendo più difficile il processo di “guarigione”.
Il dolore è una delle quattro emozioni di base, insieme alla paura, alla rabbia e al piacere. Ha una funzione adattativa fondamentale: ci aiuta a elaborare la perdita e a recuperare l’equilibrio emotivo. Ignorarlo può portare a problemi più seri, come disturbi psicologici e fisici, perché il dolore richiede tempo e attenzione per essere elaborato correttamente.
Il Lutto
Oggi, rispetto al passato, l’elaborazione del lutto è diventata un compito più difficoltoso e doloroso.
La vita si è allungata e il contesto in cui viviamo è profondamente mutato: molti dei nostri bisogni primari sono soddisfatti, lasciandoci più tempo per riflettere sugli eventi traumatici.
Il lutto, quindi, è spesso vissuto con un’intensità e una profondità maggiori rispetto a prima.
In passato, il lutto era accompagnato da riti che avevano un valore sociale che coinvolgevano l’intera comunità mentre oggi tendiamo a minimizzare l’evento della morte per evitare il malessere che ne deriva, quasi come se nessuno morisse più.
Affrontiamo la morte solo quando ci colpisce direttamente, di fronte alla perdita di una persona cara, e in quei momenti ci sentiamo impreparati.
Quando il lutto ci colpisce, ci troviamo a dover affrontare una trasformazione profonda. La morte strappa via la persona amata e la vita di chi resta si trasforma radicalmente.
Nelle prime settimane, il lutto è spesso attenuato dagli impegni pratici e dal supporto di amici e familiari, ma ben presto si entra in un periodo di dolore profondo e solitudine e un grande senso di smarrimento prende il sopravvento.
La perdita può essere devastante, capace di distruggere tutti i punti di riferimento e costringendoci a reinventare il nostro futuro.
Durante il lutto, possiamo attraversare diverse fasi, che non seguono necessariamente un ordine lineare e possono variare in intensità e durata per ciascuno di noi.
LE FASI DEL LUTTO:
Negazione:
In questa fase, si fatica ad accettare la realtà della perdita, vivendo in uno stato di negazione. Emotivamente si osserva un’assenza di reazione: si è consapevoli di ciò che è successo ma non si vuole, e non si può, accettarlo.
Questo meccanismo difensivo protegge dall’angoscia e dal rischio di essere sopraffatti dal dolore della perdita.
Rabbia e Dolore: Un Doppio Legame
Questa fase rappresenta il momento in cui si inizia a reagire emotivamente alla perdita.
La rabbia nasce dal profondo, dall’inconsolabile senso di ingiustizia e dal bisogno insoddisfatto di trovare un colpevole. Si dirige verso il destino, verso il mondo intero, verso se stessi e, a volte, persino verso la persona perduta.
È una fiamma che brucia, alimentata dal dolore e dall’impotenza.
Ogni parola non detta, ogni gesto mancato, ogni attimo che non tornerà mai più, diventa legna da ardere per questo fuoco insaziabile.
In questa fase, il dolore cerca una via di sfogo. Ogni momento di tranquillità sembra una provocazione, ogni sorriso un insulto alla memoria del perduto. La rabbia è un’ombra che oscura i giorni, rendendo ogni interazione con il mondo esterno una battaglia tra il voler comunicare il proprio dolore e il desiderio di isolarsi dal resto dell’umanità.
Questo stato d’animo si manifesta in molte forme: esplosioni di ira contro chi cerca di confortare, rancore verso chi continua la propria vita come se nulla fosse, risentimento verso un Dio o un destino percepiti come crudeli e indifferenti.
Questa fase rappresenta anche il momento del rifiuto, della chiusura e del ritiro in sé.
Accettazione:
Quando si arriva a questa fase si ha avuto modo di elaborare quanto è successo e si riesce ad accettare con consapevolezza la propria condizione.
Non ci si sente più travolti dal destino ma si sceglie di gestire il dolore senza che esso sparisca.
In questa fase si tende a raccogliersi, a cercare con maggiore intensità la vicinanza delle persone che ci circondano. Si è riusciti a superare, almeno in parte, il senso di colpa di fronte all’idea di essere ancora vivi e di gioire.
Durante questa fase possono sempre e comunque essere presenti sentimenti di rabbia e depressione, ma di intensità più moderata.
Riorganizzazione:
Infine, si raggiunge una fase in cui si accetta la realtà della perdita.
Il dolore non è scomparso, ma si è trovato un modo per convivere con esso e continuare a vivere.
In questa fase gli aspetti acuti del dolore cominciano a ridursi e la persona afflitta comincia ad avvertire un ritorno alla vita.
La persona perduta viene ora ricordata con un senso di gioia, ma anche di tristezza, e la sua immagine viene interiorizzata.
La persona comincia a riorganizzare la propria vita e ricomincia a vivere piuttosto che continuare a sopravvivere.
Il Supporto Sociale
Condividere il dolore con gli altri è fondamentale per la guarigione. Tuttavia, molte persone tendono a occultare il proprio dolore per non disturbare gli altri.
In passato, il dolore era condiviso comunitariamente, un aspetto che aiutava a disinfettare simbolicamente la ferita emotiva. Oggi, è importante trovare modi per ricevere supporto, anche se solo virtuale, e non esitare a chiedere aiuto.
IL COUNSELOR : Un Supporto Professionale nell’Elaborazione del Lutto
La perdita di una persona cara è uno degli eventi più dolorosi che possiamo sperimentare nella vita. Ogni individuo affronta il lutto in modo unico, ma il dolore, la confusione e il senso di vuoto sono sentimenti comuni a molti. In questo contesto, intraprendere un percorso di Counseling può rivelarsi una risorsa preziosa per chi sta cercando di elaborare un lutto. Vediamo insieme come il Counseling può aiutare ad attraversare questo difficile periodo.
Comprendere e Accettare le Emozioni
Uno dei primi ostacoli del lutto è dover fare i conti con una moltitudine di emozioni intense e spesso in conflitto tra loro.
Tristezza, rabbia, senso di colpa, e persino sollievo possono emergere in modi inaspettati. Un Counselor esperto fornisce uno spazio sicuro e non giudicante dove poter esprimere liberamente questi sentimenti. Attraverso il dialogo, il Counselor aiuta la persona a riconoscere e comprendere le proprie emozioni, favorendo un’accettazione graduale e sana del proprio vissuto emotivo.
Offrire Sostegno e Ascolto Attivo
Durante il lutto, sentirsi ascoltati e compresi è fondamentale. Spesso, amici e familiari, pur con le migliori intenzioni, possono non essere in grado di offrire il supporto necessario. Un Counselor, grazie alla sua formazione, è in grado di praticare l’ascolto attivo, fornendo un sostegno empatico e rispettoso. Questo tipo di supporto professionale permette alla persona in lutto di sentirsi meno sola nel proprio percorso, riducendo il senso di isolamento che spesso accompagna la perdita.
Facilitare il Processo di Elaborazione
Elaborare un lutto significa dare un senso alla perdita e integrare l’assenza della persona cara nella propria vita. Il percorso di Counseling mette a disposizione della persona in lutto strumenti e tecniche specifiche per aiutare questo processo. Attraverso esercizi mirati, riflessioni guidate e tecniche di visualizzazione, il Counselor supporta la persona nel trovare nuovi significati e prospettive. Questo può includere la creazione di rituali personali per onorare la memoria del defunto o l’esplorazione di nuovi modi di vivere la propria quotidianità.
Favorire l’Adattamento e la Resilienza
Il percorso di lutto non ha una fine definitiva, ma evolve nel tempo. Un buon percorso di counseling non si limita a gestire il dolore immediato, ma mira a sviluppare la resilienza della persona, preparandola ad affrontare le sfide future. Lavorando su aspetti come l’autostima, le risorse interne e le reti di supporto esterne, il Counselor aiuta a costruire una base solida per affrontare la vita con maggiore fiducia e serenità.
Fornire Strumenti Pratici per la Vita Quotidiana
Oltre al supporto emotivo, il Counselor offre anche strumenti pratici per gestire le difficoltà quotidiane che possono sorgere durante il lutto. Questo può includere tecniche di gestione dello stress ed esercizi di rilassamento, nonché strategie per migliorare l’alimentazione e la cura di sé. Questi strumenti pratici sono essenziali per mantenere un equilibrio psicofisico durante un periodo di grande vulnerabilità.
Conclusione
Affrontare un lutto è un momento della vita complesso ed è cruciale riconoscere che non esiste un tempo giusto per l’elaborazione. La persona che ha subìto la perdita ha diritto di stare male e il dolore è necessario.
Un percorso di Counseling offre un sostegno professionale che aiuta a trasformare il dolore in un percorso di crescita personale e di riscoperta della propria forza interiore.